Spazio ai cliché: hotfoil, bassorilievo e microincisione

News: 08.03.2024



Belle, anzi bellissime. Dopotutto, la funzione di un’etichetta e del packaging è di rendere inconfondibile il prodotto e attirare l’attenzione tra tutte le altre etichette in esposizione. 

Una volta appannaggio esclusivamente di prodotti di alta gamma, soprattutto nei settori del lusso, della cosmetica e del beverage, l’applicazione delle nobilitazioni oggi ha ampissima diffusione anche sui prodotti di consumo quotidiano: pensiamo ai packaging delle cialde per caffé, divenuti iconici e rappresentativi della marca, che vedono l’utilizzo di numerose tecniche combinate.

Cliché da stampa: la base di tutto

L’applicazione di lamine metalliche di qualsiasi colore, bassorilievo e microincisione avviene tramite la creazione e l’utilizzo di cliché di stampa realizzati in magnesio, polimero o ottone a seconda del grafismo dell'etichetta. Una volta realizzati a mano, Grafical si avvale oggi di fornitori esterni altamente qualificati per la produzione dei cliché, garantendo la massima resa in ogni progetto.

La sola realizzazione del cliché è un’operazione complessa, che richiede molta attenzione ai minimi dettagli: una singola sbavatura rischierebbe di compromettere il risultato su ogni singola stampa. In particolare, i cliché vengono fatti in diversi materiali a seconda delle necessità della nobilitazione, e realizzati con diverse tecniche di incisione, meccanica o chimica.

Il magnesio, ad esempio, è un materiale morbido che tende a consumarsi velocemente e sensibile alle temperature (e quindi poco adatto a grosse tirature), ma che presenta il vantaggio di essere economico e di rapida realizzazione attraverso processi di incisione chimica. Al contrario, l’ottone presenta ottime caratteristiche di durezza e resistenza, rendendolo la scelta ideale per i grafismi più fini e dettagliati e ottenere effetti 3D di grande impatto, che richiedono però una incisione meccanica a controllo numerico e lunghi tempi di lavorazione.

Il know-how e l’abilità dello stampatore diventa quindi essenziale nella scelta dei materiali e delle tecniche di incisione, che dovrà tenere in considerazione elementi quali la dilatazione durante la stampa e il tipo di macchina su cui si andrà a stampare (cilindrica o in piano), in modo da apportare le correzioni necessarie.

Le nobilitazioni a cliché

Tra le nobilitazioni più belle e conosciute, troviamo l’applicazione di hotfoil, il bassorilievo e l’embossing, e la microincisione.

Gli hotfoil - o lamine a caldo - permettono effetti molto appariscenti, grazie all’applicazione di lamine e pellicole, e sono forse la nobilitazione più diffusa in circolazione. Nata inizialmente come applicazione di foglia d’oro, oggi le lamine a caldo sono disponibili in colorazioni metalliche, pastello, perlescenti e olografiche, fino a particolari lamine grattabili (quelle del gratta e vinci, per intendersi).

Attraverso la pressione e il calore, la lamina viene applicata tramite il cliché al supporto desiderato, anche in più passaggi nel caso di lavorazioni particolari. La disponibilità di colori ed effetti è molto vasta, e Grafical dispone di oltre 100 referenze a stock, con la possibilità di ordinare anche lamine particolari in piccole quantità grazie alle partnership con Luxoro (KURTZ) e Oropress.

Embossing e debossing (o bassorilievo) sono invece tecniche particolari che richiedono un doppio cliché (maschio e femmina) o a contromatrice. È una nobilitazione che è tornata molto di moda soprattutto negli ultimi anni, grazie anche alle cartiere che hanno iniziato a produrre carte con fibre alternative e recuperando alcune “vecchie glorie”, tra cui la fibra di cotone (qualcuno ricorderà la mitica Zerkall, utilizzata soprattutto per le belle arti e prodotta manualmente a torchio), ingegnerizzata per ottenere spessori e grammature ottimali alla stampa serigrafica. Supporti di questo spessore (almeno 120gr) hanno una resa ottima soprattutto in bassorilievo. 

Terminiamo la nostra carrellata con la tecnica di microincisione, che permette di ottenere grafismi davvero sottili e complessi, ideali per nobilitare il prodotto. In questo caso si utilizzano cliché in ottone, lavorati a CNC, per trasferire a caldo sulla carta una finissima trama di linee e punti in lamina, con un risultato ottico di grande valore. L’utilizzo di lamine olografiche permette di creare trame specifiche impossibili da contraffare, che aggiungono ulteriore valore alla protezione del brand. Nel caso in cui il cliché abbia anche una contromatrice, la microincisione è abbinabile anche al rilievo, per ottenere il meglio da entrambe le tecniche.

 L’utilizzo combinato di cliché e altre nobilitazioni a vernice, offre infinite possibilità grafiche e artistiche, che solo pochi anni fa erano impensabili: basti pensare alla possibilità di nobilitare stampe digitali a dato variabile realizzate con la tecnologia Indigo con l’applicazione di lamine, rilievi e vernici speciali.

Come diciamo sempre in Grafical, il limite è la creatività. A stampare ad arte, ci pensiamo noi!




TORNA ALLE NEWS